Pensieri del Maestro Hiroshi Shirai sulla “Via del Goshin”

Pensieri del Maestro Hiroshi Shirai sulla “Via del Goshin”.

  • E' importante tenere sempre vivo lo spirito di lotta (TOKON). Non è sufficiente praticare la tecnica. Bisogna avere sempre l’atteggiamento di chi è pronto alla lotta. Questo perché il pericolo è sempre in agguato, sia che si tratti di disastro naturale sia di una semplice malattia o incidente. Anche il comportamento negativo di qualcuno che ci sta vicino può diventare causa di pericolo.

  • Non bisogna avere un atteggiamento di disattenzione nei confronti del potenziale pericolo. Nel caso di distrazione e disattenzione verso un pericolo, si parte già in svantaggio perché è come se si fosse rinunciato a priori ad organizzare una difesa o una reazione.

    Un atteggiamento di disattenzione verso il pericolo non permette l’attivazione di energia interna (Ki) che ognuno di noi possiede. In questo caso il pericolo se prende forma e cresce non è imputabile alla fatalità o al caso, bensì potremmo sostenere che sia stato alimentato da noi stessi.

    E’ importante imparare anche dagli incidenti che accadono agli altri. Non si deve pensare “a me non succederà mai”, perché se è successo ad altri può succedere anche a noi. Questo pensiero ci deve accompagnare per essere sempre attenti.

  • Kyo è il termine giapponese per indicare uno stato disequilibrio fisico e mentale. Se il pericolo, un incidente od un’aggressione ci troviamo in uno stato di kyo questo può diventare fatale. Anche un colpo di media forza può causare un trauma grave, nel caso in cui chi lo riceve si trovi in uno stato di kyo.

    Masaka in giapponese significa “impossibile”; pensare “masaka” è come dire “questo che vedo, è accaduto e può accadere non accadrà a me”. Quest’atteggiamento può generare in noi un eccesso di fiducia nelle nostre capacità e trasformarci da “preparati” in “sprovveduti”

  • Quando si parla di Goshin (autodifesa) è importante l’uso della mente. L’allenamento del corpo attraverso la pratica della tecnica non può bastare.

    • Capire il pericolo e anticiparlo permette di neutralizzare il pericolo, ad esempio eliminandone la causa prima che si possa produrre l’effetto (deai)

    • Capire il pericolo ed anticiparlo permette di evitare il pericolo, ad esempio sottraendosi alla situazione di pericolo anche con la fuga (kawashi – schivata).

    Non si deve arrivare ad usare “calcio e pugno”, ovvero ad utilizzare la tecnica; si deve invece continuare ad allenare la mente come indicato in a) e b)

    Goshin, come autodifesa moderna è questo.

    Vivere con quest’atteggiamento è Via di Goshin (Goshindo).

  • Quando siamo in uno stato di pace, di tranquillità, di felicità molto elevato, questo può provocare una condizione di grande Kyo e diventare un momento di pericolo. E’ proprio in tali situazioni che bisogna aumentare il proprio atteggiamento di Goshin.

  • Maemuki è di un uomo che vive “guardando avanti”, che va diritto verso la sua direzione con determinazione. Quest’uomo sa che per proseguire verso quella direzione spesso dovrà rinunciare ad altro, fare sacrifici e dovrà continuare a lottare.

    Quest’uomo quando si trova in una condizione difficile non imbroglia, lotta seriamente e correttamente e continua sulla sua strada.

    Quest’uomo viene apprezzato da chi lo guarda perché ha un forte carattere e ha lo spirito di difendere sé stesso. Questo spirito forte infonde fiducia anche in chi è più debole. Pertanto quest’uomo oltre a difendere se stesso difende anche chi gli sta vicino.

    Ci sono uomini e donne che sanno sfruttare al massimo le proprie caratteristiche: per chi è forte utilizza al massimo la sua forza, per chi è intelligente utilizza al massimo la sua intelligenza non è importante la conoscenza della forma e della tecnica.

    Infatti questa è la capacità di applicare la propria natura e dare il massimo: questo è Goshin.

  • Da quando ci si sveglia alla mattina, sino a quando si va a riposare di notte ci si può trovare più volte in una condizione di pericolo anche mortale.

    La capacità di riconoscere queste situazioni e di sapere quante volte si sono presentate è il primo passo di Goshin. Assolutamente non bisogna dimenticare questa cosa

  • Si deve sviluppare la propria capacità di apprendere da quello che di negativo ci accade intorno, studiando la migliore soluzione che potremmo applicare nel caso ci trovassimo personalmente coinvolti in una simile situazione.

  • Quando ci si trova in situazioni di profondo dispiacere, così come nella fatica e nell’ira, il vero segreto è quello di non fare vedere agli altri questo stato d’animo e sorridere. Avere questa forza di spirito (fudoshin) permette di tenere questo comportamento. Anche questo è Goshin.

  • Nerai è abitudine. Ripetere molte volte un’azione fino a raggiungere un comportamento abitudinario può portare ad uno stato di kyo. Altrettanto il pericolo si può presentare nel caso opposto, in cui la non conoscenza di quel potenziale pericolo induce ad un comportamento di superficialità. Ecco perché in entrambi i casi bisogna utilizzare la mente, facendo attenzione per ricordarsi i propri limiti.

  • Esiste sempre una posizione ottimale. E’ importante saper riconoscere dove si possono creare posizioni sfavorevoli e dove invece ci sono posizioni con minor pericolo.

    Questa situazione non si deve mai sottovalutare.

  • Goshin in fine è saper riconoscere “che cosa si deve difendere”. Qual è il valore o la persona o l’idea che si deve difendere in quel preciso momento.

  • In sintesi. Attivazione fisica ed energia mentale portano all’equilibrio che permette di prevedere il pericolo, decidendo la strategia e la tattica d’azione conseguente.

    Evitare situazioni di kyo e scegliere la migliore posizione.

    Seguire la propria strada con forza di spirito, riconoscendo i valori per i quali si deve lottare. Questo è Goshin

Maestro Hiroshi Shirai - 1997